Dedfc21

77 d.C.

PLINIO IL VECCHIO, Naturalis Historia, Libro VII, 198, 209; XXXIV, 76; XXXVI, 84-85-86

 

Libro VII, 198

Fabricam materiariam Daedalus et in ea serram, asciam, perpendiculum, terebram, glutinum, ichthyocollam;

 

Ad aprire la prima bottega di falegname fu Dedalo, il quale inventò anche la sega, l’ascia, il filo a piombo, la trivella, la colla, la colla di pesce;

 

Libro VII, 209

Siderum observationem in navigando Phoenices, remum Copae, latitudinem eius Plataeae, vela Icarus, malum et antennam Daedalus, hippegum Samii aut Pericles Atheniensis, tectas longas Thasii;[…]

 

L’osservazione delle stelle durante la navigazione fu introdotta dai Fenici, gli abitanti di Cope inventarono il remo, quelli di Platea la pala del remo, Icaro le vele, Dedalo l’albero e l’antenna, i Samii o Pericle d’Atene la nave da trasporto per la cavalleria, i Tasii le navi da guerra munite di ponti;

 

Libro XXXIV, 76

Daedalus, et ipse inter fictores laudatus, pueros duos destringentes se fecit, […]

 

Dedalo, anch’egli lodato come modellatore, fece i due fanciulli che si detergono,

 

Libro XXXVI, 84-85-86

Dicamus et labyrinthos […]. Durat etiam nunc in Aegypto in Heracleopolite nomo qui primus factus est ante annos, ut tradunt, III DC a Petesuchi rege sive Tithoe […]. Hinc utique sumpsisse Daedalum exemplar eius labyrinthi, quem fecit in Creta, non est dubium, sed centensimam tantum portionem eius imitatum, quae itinerum ambages occursusque ac recursus inexplicabiles continet, non – ut in pavimentis puerorumve ludicris campestribus videmus – brevi lacinia milia passuum plura ambulationis continentem, sed crebris foribus inditis ad fallendos occursus redeundumque in errores eosdem. Secundus hic fuit ab Aegyptio labyrinthus, […]

 

Parliamo anche dei labirinti […]. Ne sopravvive tuttora in Egitto uno nel distretto di Eracleopoli: fu il primo ad essere costruito, come tramandano, 3600 anni fa, dal re Petesuco o Titoe […]. Non c’è dubbio, comunque, che Dedalo prese questo come modello del labirinto che costruì a Creta, ma ne imitò soltanto la centesima parte che contiene giravolte e andirivieni inestricabili: non è come vediamo raffigurato nei pavimenti o nei giochi dei bambini in Campo Marzio, dove in breve spazio si sviluppa un itinerario di parecchie miglia, bensì vi sono aperte parecchie porte, che traggono in errore chi cerca di andare avanti e fanno tornare sempre agli stessi percorsi sbagliati. Questo di Creta fu il secondo labirinto dopo quello d’Egitto, […]